Rovereto è una bellissima città della val Lagarina che ho imparato a conoscere da quando mi sono appassionato alla storia della Grande Guerra.
Il castello di Rovereto ospita uno dei più importanti musei di guerra, il Museo Storico Italiano della Guerra, ricchissimo di reperti delle due guerre
mondiali.
Nella base del roccione su cui sorge il castello, durante la Seconda Guerra Mondiale vennero scavate delle gallerie allo scopo di servire da rifugi antiaerei, dove oggi è ospitata un'interessante esposizione di artiglierie della Grande Guerra.
Sul vicino Colle di Castel Dante che deve il suo nome ad una permanenza in
loco del Sommo Poeta che lasciò tracce del suo passaggio anche ai vicini
Lavini di Marco, sorge il Sacrario di Castel Dante dove riposano più di ventimila Caduti della Grande Guerra.
Dal Sacrario parte la strada degli Artiglieri, segnata da una serie di lapidi a
ricordo degli artiglieri caduti e insigniti di medaglia d'oro al valor militare.
La strada degli artiglieri termina in un piazzale con un rifugio, da dove parte un sentiero che in pochi minuti porta alla caverna dove fu catturato dagli austriaci il martire roveretano Damiano Chiesa.
Nella caverna è ancora piazzato un cannone da 149/G che sparava sulle posizioni austriache oltre Rovereto.
Ritornando dalla medesima strada non si può non fermarsi in uno spiazzo ben segnalato e andare a vedere i famosi Lavini di Marco (L'infernale ruina di Dante Alighieri) dove, oltre alle orme dei dinosauri, si possono osservare dei resti di muretti e trincee, perché si è combattuto anche lì.