Il forte Verle (Werk Werle) è facilmente raggiungibile dal passo Vezzena e, proseguendo per la strada sterrata si può successivamente arrivare al forte osservatorio Cima (Spitz) Vezzena, dal quale era possibile controllare tutti i
movimenti del fronte.
Il forte Verle è molto malridotto, sia a causa degli intensi bombardamenti subiti durante la Grande Guerra, sia per l'opera dei recuperanti
allo scopo di asportare il ferro.
Poiché ero alle prime esperienze con i forti non ho osato avventurarmi all'interno, intimorito anche dalle scritte di pericolo esistenti
all'esterno. Di recente ho letto il bellissimo libro di Fritz Weber intitolato "Tappe della disfatta" dove l'autore, ufficiale austriaco di artiglieria, narra delle sue vicende di guerra, iniziando proprio dal forte Verle, dove egli si trovava il 24 maggio 1915
quando l'Italia entrò in guerra contro l'impero austroungarico. Il forte Verle era sotto
il fuoco dei forti italiani Verena e Campolongo, situati in posizione più elevata e delle batterie di Porta Manazzo e subì danni gravissimi.
Tutto intorno al forte i prati sono ancora oggi costellati dalle buche provocate dai proiettili di artiglieria e il tutto fa una certa impressione, soprattutto se si è informati sui fatti successi in quei luoghi
quasi novanta anni fa.




