Il forte Campomolon è il primo forte italiano che sono andato a visitare.
Si raggiunge lasciando l'auto al passo di Valbona sulla strada che da Folgaria porta a Tonezza e percorrendo la vecchia strada militare che dal passo va fino al forte.
Il forte Campomolon è completamente diverso, come tecnica di costruzione, dai forti austroungarici che abbiamo già visto.
Sicuramente meno robusto (pare che i muri non fossero pieni ma con una intercapedine interna) dei forti a.u. costruiti in calcestruzzo di notevole spessore, non era neppure completato all'inizio delle ostilità.
Mancavano infatti le cupole di acciaio dei cannoni e allora vennero sistemati
degli obici da 280 mm nel piazzale del forte; questi obici situati a oltre 1850
metri di altezza tiravano sui sottostanti forti a.u. che abbiamo già visitato.
Il forte venne abbandonato dalle truppe italiane durante l'offensiva a.u. del
giugno 1916 nota come Strafexpedition per l'impossibilità di mantenere le
posizioni e venne quindi occupato dall'esercito a.u.
Vicino all'ingresso di una grande galleria si nota una lapide dedicata al tenente Paolo Ferrario, medaglia d'oro al valor militare, sacrificatosi nel tentativo, novello Pietro Micca, di far saltare il forte ed i cannoni per evitare
che cadessero intatti in mano nemica e perito nell'esplosione.